L’Eurobarometro ha pubblicato il suo ultimo sondaggio relativo alle PMI, le start-up, le scale-up e l’imprenditoria nel periodo febbraio-maggio 2020. L’indagine è stata condotta appena prima che l’impatto economico della crisi COVID-19 fosse pienamente avvertito dalle imprese dell’UE e al momento dell’adozione della nuova strategia dell’UE per le PMI nel marzo di quest’anno.

L’analisi dei risultati mostra che il 62% delle PMI dell’UE deve affrontare ostacoli alla digitalizzazione e il 70% afferma di dover affrontare almeno un ostacolo che impedisce loro di diventare sostenibili. I risultati confermano inoltre l’importanza della nuova strategia per le PMI nel contribuire alla ripresa economica in Europa dopo la pandemia di coronavirus.

Tra i principali messaggi chiave del sondaggio rientrano:

 

  • circa una PMI su cinque cita la mancanza di competenze tra le barriere per impegnarsi in pratiche più sostenibili, digitali e innovative. Per supportare le PMI a padroneggiare la doppia transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione e per crescere, occorre dunque assicurare il loro accesso alle giuste competenze e qualifiche.

 

  • stimolare la domanda di prodotti e servizi verdi è un problema nella transizione verso la sostenibilità, poiché il problema della mancanza di domanda dei clienti (citata dal 30% dei rispondenti) si aggiunge alle barriere alla sostenibilità che le PMI devono affrontare. L’ostacolo più menzionato alla digitalizzazione è l’incertezza sui futuri standard digitali (24%). In termini sia di sostenibilità che di digitalizzazione, la mancanza di risorse finanziarie è l’ostacolo più citato.

 

  • è necessario aiutare le PMI a trarre vantaggio dalle opportunità di crescita offerte dai mercati internazionali, all’interno e all’esterno dell’UE. Solo il 26% delle PMI dell’UE ha esportato i propri beni o servizi nel 2019, nove su dieci solo in altri paesi dell’UE.

 

  • i dati dell’indagine confermano la necessità di affrontare altre questioni chiave individuate dalla nuova strategia per le PMI. Le risposte al sondaggio riferiscono che i maggiori problemi che le PMI devono affrontare comprendono gli ostacoli normativi o gli oneri amministrativi (55%), i ritardi nei pagamenti (35%), lo scarso accesso ai finanziamenti (21%) e la mancanza di competenze (17%).

 

  • l’indagine conferma che le start-up e le scale-up hanno le stesse grandi esigenze delle PMI, ma ci sono alcune sfumature. Ad esempio, rispetto alle PMI, una quota maggiore di start-up e scale-up ha maggiori problemi di accesso ai finanziamenti e alle competenze. Tra coloro che intendono crescere, una quota maggiore di start-up (28%) e scale-up (24%) rispetto alle PMI in generale (17%) prevede di crescere in altri paesi dell’UE. Una quota maggiore di start-up e scale-up (circa il 30%) rispetto alle PMI (circa il 20%) ha inoltre una strategia o un piano d’azione per la digitalizzazione, ed un trend simile si osserva in termini di strategia o un piano d’azione per diventare sostenibili (quattro su dieci start-up e scale-up ha strutturato una strategia o piano d’azione sulla sostenibilità, a fronte di un dato relativo alle PMI di tre su dieci).

 

Maggiori informazioni e l’analisi completa dell’Eurobarometro sono disponibili al LINK

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