La Commissione europea ha pubblicato l’edizione 2019 del rapporto “Mercato del lavoro e sviluppi salariali in Europa” confermando come il mercato del lavoro europeo abbia finora dimostrato di essere resistente all’indebolimento dell’economia.

Con 241 milioni di persone, il numero di persone occupate nell’UE è al livello più alto di sempre, mentre il tasso di disoccupazione è al livello più basso mai registrato. In linea con gli anni precedenti, il rapporto conferma come il calo della disoccupazione europea rifletta in parte i miglioramenti delle caratteristiche strutturali del mercato del lavoro; tuttavia, mentre i salari hanno continuato ad aumentare, la loro crescita media è rimasta moderata.

Come negli anni precedenti, la crescita dei salari è stata più elevata nei paesi dell’Europa centrale e orientale, contribuendo alla convergenza salariale in tutta l’UE. I cambiamenti nei sistemi fiscali e previdenziali introdotti dopo il 2008 hanno inoltre ridotto la disuguaglianza in quasi tutti i paesi, nonché la percentuale di persone con un reddito inferiore alla soglia di povertà. Tuttavia, in circa la metà degli Stati membri le persone più povere hanno registrato un peggioramento delle condizioni di vita.

La relazione della Commissione esamina inoltre le discrepanze tra le competenze alla luce del mutevole mondo del lavoro, suggerendo come l’introduzione di tecnologie che riducono la domanda di lavoratori che svolgono compiti di routine possa aumentare tali discrepanze.

Con riferimento all’Italia, l’analisi della Commissione rivela come il tasso di occupazione sia passato dal 55.5% del 2013 al 59.4% del secondo trimestre del 2019; tuttavia, la crescita dei salari è stata modesta, con una flessione negativa nel 2017, una crescita positiva nel 2018 ed una crescita minore nella prima parte del 2019.

La relazione della Commissione è disponibile al LINK.

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