La Corte di Giustizia dell’Unione Europea si è pronunciata sulla legittimità del consenso all’utilizzo dei cookies, ritenendo come non possa essere valido se conferito acconsentendo a delle caselle pre-spuntate. Secondo la Corte, l’obiettivo della legislazione europea è impedire intrusioni nella vita privata dei cittadini e a maggior ragione evitare che avvengano senza che l’utente ne abbia piena conoscenza. I cookies sono dei file archiviati sul computer dell’utente che facilitano la navigazione, ma allo stesso tempo forniscono informazioni sul comportamento del soggetto. Tali informazioni possono essere utilizzate da terze parti a scopo pubblicitario. Di conseguenza, l’accesso a tali dati costituisce un’ingerenza nella vita del privato se il consenso non è stato fornito attivamente. La Corte ha inoltre precisato che il fornitore del servizio deve informare l’utente sulla durata della conservazione delle informazioni e se terze parti ne hanno accesso o meno. La sentenza si applica anche se i dati raccolti non sono personali.

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea è disponibile al seguente link.

Perseguendo di fare di questo decennio il “decennio dell’era digitale”, la Commissione europea ha pubblicato le proprie proposte di regolamentazione dei servizi e dei mercati digitali. Le nuove norme intendono promuovere l’innovazione, la crescita e la competitività fornendo agli utenti servizi…
In seguito alla pubblicazione del proprio programma di lavoro per il 2020, la Commissione europea ha presentato le proprie idee e azioni per una trasformazione digitale al servizio di tutti e che plasmi il futuro dell’Europa . Con la Comunicazione “Plasmare il futuro dell’Europa” la Commissione…
Nell’ambito del programma Erasmus+, è stato finanziato un progetto internazionale collaborativo di due anni denominato “Robot e PMI” (ROB-SME) il cui obiettivo è quello di sviluppare una serie di strumenti di formazione e supporto per i manager delle PMI per consentire loro di valutare il valore…