Dopo neanche una settimana dall’uscita del Regno Unito dall’Unione, il team negoziale europeo nell’ambito della Brexit si è già rimesso al lavoro. Lunedì 3 febbraio infatti, il capo negoziatore Michel Barnier ha presentato le proposte di mandato negoziale che dovranno ora essere convalidate dal Consiglio dell’Ue.

 

Il mandato, racchiuso in una raccomandazione che sarà adottata dal Consiglio a fine febbraio, si basa sugli orientamenti e conclusioni del Consiglio europeo e sulla dichiarazione politica concordata tra l’UE e il Regno Unito a ottobre 2019.

 

L’Ue è pronta ad offrire alla controparte britannica un accordo commerciale ad alta ambizione, con zero tariffe e zero quote su tutte le merci che entrano nel mercato unico. Il negoziato toccherà tutti i settori di interesse quali la cooperazione commerciale ed economica, la cooperazione delle autorità di contrasto e giudiziarie in materia penale, la politica estera, sicurezza e difesa, la partecipazione ai programmi dell’Unione ed altri ambiti di cooperazione.

 

Sebbene l’uscita del Regno Unito dall’Ue sia stata infine ordinata, rimane incertezza sulle reali possibilità di conclusione dell’accordo sulle future relazioni entro il 31 dicembre 2020. È tuttavia possibile prolungare il periodo di transizione da 1 a 2 anni; tale decisione dovrà essere presa congiuntamente dall’UE e dal Regno Unito entro il 1° luglio. Se il comitato misto non avrà preso alcuna decisione prima del luglio 2020, non vi sarà altra base giuridica per estendere la transizione oltre il 2020.

 

CNA accoglie con favore l’ambizione della Commissione europea nel voler garantire un accordo di libero scambio con il Regno Unito che possa salvaguardare gli interessi commerciali delle imprese europee, soprattutto delle micro e piccole imprese, che hanno costruito, nel corso degli anni di permanenza del paese nell’Unione europea, solide relazioni e opportunità di mercato.

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