L’Unione Europea è ufficialmente membro dell’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e sulle indicazioni geografiche. L’UE ha infatti depositato presso gli uffici dell’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO) i documenti necessari per formalizzare la propria adesione.

L’accordo di Lisbona è un trattato internazionale del 1958 amministrato da WIPO, che consente ai membri di proteggere, tramite registrazione, le proprie denominazioni di origine. Fra i 28 paesi contraenti ve ne sono anche sette europei, vale a dire: Bulgaria (dal 1975), Repubblica ceca (dal 1993), Slovacchia (dal 1993), Francia (dal 1966), Ungheria (dal 1967), Italia (dal 1968) e Portogallo (dal 1966). L’ Atto di Ginevra costituisce l’ultima revisione dell’Accordo di Lisbona. Fra le novità introdotte vi sono l’ampliamento dalle denominazioni di origine alle indicazioni geografiche e la possibilità per le organizzazioni internazionali, come l’UE, di entrare a fare parte dell’accordo.

Con il deposito della documentazione da parte dell’Unione Europea, è stata raggiunta la quota minima di contraenti (cinque) necessari per l’entrata in vigore del trattato, che entrerà in forza da fine Febbraio 2020.

L’entrata dell’Unione Europea rende possibile proteggere anche tramite i meccanismi dell’Atto di Ginevra gli oltre 3.000 prodotti agroalimentari protetti dalle indicazioni geografiche europee.

È possibile leggere il testo del regolamento che disciplina il funzionamento dell’Unione Europea all’interno dell’Atto di Ginevra al seguente LINK.

È possibile consultare il testo dell’atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona a questo LINK.

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