Si celebra oggi, lunedì 4 Novembre, la Giornata europea per la parità retributiva. Si tratta del giorno simbolico in cui le donne smettono di essere pagate a causa del divario salariale annuale rispetto agli uomini per lo stesso lavoro. La media europea del divario retributivo tra uomo e donna si attesta al 16%, ciò significa che, in media, le donne sono pagate il 16% in meno rispetto agli uomini per la stessa posizione lavorativa. Rispetto al 2018, c’è stata una lievissima riduzione del divario salariale pari allo 0,2%.

Alle origini del divario retributivo concorrono diversi fattori, primo fra tutti il differente utilizzo del tempo. Infatti, le donne si dedicano di più all’accudimento dei figli, dei parenti anziani e alla gestione della casa e questo le porta ad utilizzare in misura maggiore rispetto agli uomini le formule di lavoro part-time. Non solo, alla base delle differenze di genere vi sono anche stereotipi e discriminazioni.

Al fine di combattere le disparità salariali fra uomo e donna, la Commissione ha adottato una raccomandazione per la trasparenza sulla parità salariale, secondo cui audit salariali, relazioni sulle retribuzioni e l’inclusione delle questioni relative alla parità retributiva nella contrattazione collettiva, avrebbero dovuto migliorare la condizione retributiva delle donne. Tuttavia, a causa della scarsa implementazione e dell’efficacia limitata dei mezzi, i risultati ottenuti sono stati inferiori alle aspettative. La Commissione ha quindi deciso nel 2017 di lanciare un nuovo piano per migliorare la condizione lavorativa e retributiva delle donne. Finora, all’ interno di tale programma sono stati stanziati 1,4 milioni di euro. Tra le azioni finanziate vi sono progetti per la lotta agli stereotipi, per l’orientamento professionale, per il supporto alle donne nell’equilibrio tra lavoro e vita privata e progetti per affrontare il divario occupazionale, retributivo e pensionistico.

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina della Commissione europea per la parità salariale fra generi.

Porre fine alla violenza e agli stereotipi di genere, garantire una parità di partecipazione e di opportunità nel mercato del lavoro e conseguire un equilibrio di genere a livello decisionale e politico. Sono questi i tre principali obiettivi della nuova strategia europea per la parità di genere…